Properties & Life

Life

Home > Media
  • UN ESAME DELLA QUALITA’ DELLA VITA A MILANO.

    17/11/2015 Autore: Monica Carofalo
    Foto

    I milanesi possono stare tranquilli: dai risultati dell’ultimo bollettino ISTAT si evidenzia che la qualità della vita nel 2014, rispetto all’anno precedente non è peggiorata, anzi molti indicatori puntano verso l’alto. Non possiamo che esserne contenti, soprattutto in tempi così difficili di crisi economica e sociale.

    A migliorare in particolare è anche la macroarea ambientale. Milano è diventata nel tempo sempre più una città green, con un aumento delle piste ciclabili passato da 1 a 13 km ogni 100 mila residenti, e con la crescita della raccolta differenziata che oggi raggiunge una percentuale del 50%, con ampi margini di crescita.

    Che dire poi sulle abitudini milanesi? Sono sicuramente cambiate, in 25 anni sono cresciuti i cosiddetti consumi culturali: i meneghini amano più i musei del cinema, e seppur il numero dei quotidiani venduti risulti sempre basso, c’è un maggior uso dei dispositivi on line; i milanesi trovano certamente più comodo leggere un quotidiano dal proprio pc o tablet piuttosto che recarsi dall’edicolante a comprare la copia cartacea!

    E sul fronte smog? Da sempre la città del panettone è maglia nera sulla qualità dell’aria, ma anche qui l’ISTAT rileva che nel 2014 la concentrazione media annuale del PM10 ha rispettato il limite e risulta essere comunque in linea con i valori degli ultimi dieci anni. Un buon risultato considerando che tali particelle microscopiche di polveri, fumo e microgocce di sostanze liquide, provocano grossi rischi per la salute umana, in particolare per l’apparato respiratorio. La Lombardia è, purtroppo, la regione con il più alto tasso di mortalità per malattie respiratorie.

    Molti sono i provvedimenti da attuare o già adottati, come quello di ridurre il traffico veicolare privato a favore della mobilità sostenibile, incentivando l’uso dei trasporti pubblici, delle biciclette e l’estensione del verde e delle zone pedonali. Ad oggi il numero delle auto in circolazione è diminuito del 2.1% rispetto al 2013, mentre l’utilizzo dei mezzi pubblici ha raggiunto 460 passeggeri per abitante (si intende il numero di passeggeri trasportati nell’anno dai mezzi di trasporto pubblico in ambito urbano). Le auto a benzina si sono ridotte di numero, mentre sono incrementate le immatricolazioni di quelle diesel e a gas, come pure quelle ibride ed elettriche.

    Nonostante tutto, la concentrazione di biossido di azoto risulta ancora essenzialmente critica per la città. Nel 2014, grazie alle condizioni meteo caratterizzate da frequenti giornate piovose o nuvolose, i valori di inquinamento di azoto si sono mantenuti sui livelli bassi.

    Per diminuire l’emissione delle polveri sottili, sarebbe necessario intervenire sugli impianti di riscaldamento a biomassa, la cui diffusione, incentivata da politiche a favore delle fonti rinnovabili, ha portato ad un aumento degli idrocarburi policicli aromatici. Basterebbe poco e sarebbe utile, adoperare tecnologie più avanzate per migliorare decisamente la situazione.

    Politiche adeguate e scelte a volte coraggiose allo scopo di mitigare gli effetti dello smog, sono attese da tutti noi, in modo da rendere sempre più vivibile la nostra città e l’intera area metropolitana.

    Indietro