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  • VENTI MODERATI SUL MERCATO DELLA CASA

    Il 22 febbraio la Banca d’Italia ha pubblicato il “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia” realizzato in collaborazione con Tecnoborsa e l’Agenzia delle Entrate (Osservatorio del Mercato Immobiliare).

    Secondo i risultati dell'indagine realizzata dal 2 gennaio al 1° febbraio 2019 presso circa 1.500 agenzie, nel quarto trimestre del 2018 è rimasto negativo, e stabile rispetto ai tre mesi precedenti, il saldo fra la quota di operatori che segnalano un aumento dei prezzi di vendita e quella di quanti ne indicano una diminuzione.

    Per quanto riguarda le cause prevalenti di cessazione dell'incarico a vendere è aumentata, rispetto al terzo trimestre 2018, la mancanza di proposte di acquisto, attribuita al livello delle quotazioni, ritenuto elevato. A fronte di una complessiva generale attenuazione della domanda, è proseguita la ricomposizione delle transazioni verso immobili relativamente più efficienti dal punto di vista energetico.

    Il margine di sconto rispetto alle richieste iniziali del venditore si è ridotto al 10,5%. La riduzione massima si rileva nelle aree non urbane (con popolazione sotto i 250mila abitanti) del Nord Ovest con il 12,3%, mentre quella minima si registra nelle aree urbane del Nord Est, con l’8.6%. La banda di oscillazione, entro la quale si trova l’intero territorio nazionale, è piuttosto stretta, segno che il mercato tende a comportarsi in modo omogeneo.

    Questo vale anche per i tempi medi di vendita. La differenza tra tempi minimi (6,2 mesi, per le aree urbane del Centro) e massimi (aree urbane del Sud e Isole, e Nord Ovest, con 7,8 mesi) si è storicamente ridotta ai minimi termini.

    La quota di compravendite finanziate tramite mutui ipotecari (80,5%) e il rapporto fra prestito e valore dell'immobile (74,3%) si confermano elevati, a livello nazionale.

    Relativamente al mercato delle locazioni, è in crescita il numero di contratti registrati mentre le attese sull’evoluzione dei canoni di affitto nel trimestre in corso ne segnalano una sostanziale stabilità. Significative le percentuali registrate nelle aree urbane del Nord Ovest, tra cui Milano e il suo hinterland: il 91,7% del campione prevede un andamento stabile, il 3,2% in diminuzione e il 5,1% in aumento.