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MANSARDA: COME SFRUTTARE AL MEGLIO UNO SPAZIO PREZIOSO.
Quando François e Jules Hardouin Mansart iniziarono a strutturare i sottotetti in Francia nel XVII secolo per renderli abitabili, non avrebbero mai immaginato di aver inventato e battezzare col loro nome una tipologia immobiliare nuova che oggi ha tanto successo: la mansarda.
Un tempo le mansarde erano considerate come abitazioni di rimedio, di scarso valore, destinate alle classi meno abbienti. Non esistevano gli ascensori e i ritrovati tecnici per isolare termicamente e riscaldare i locali erano primitivi e decisamente inadeguati.
Ma a partire dagli anni ’70, anche sulla spinta del forte inurbamento di appartenenti a categorie sociali emergenti come gli addetti ai servizi e i professionisti, i valori immobiliari dei centri storici subiscono un’impennata e i sottotetti, fino ad allora inutilizzati, dopo adeguate ristrutturazioni, divennero dei veri e propri “pezzi pregiati”.
Le mansarde attuali presentano dei vantaggi: l’isolamento, quindi maggiore privacy per l’assenza di altri inquilini al piano superiore, l’esclusiva vista che si ha dalle finestre, direttamente il cielo o lo skyline della città. Ma a fronte di vantaggi allo stesso tempo ci sono anche dei problemi da affrontare con attenzione: come quello per i costi elevati per la ristrutturazione e quelli di gestione.
Altre differenze per chi vive in una mansarda sono senza dubbio l’altezza del soffitto e il non perfetto isolamento sia dal freddo che dal caldo e dall’umidità. Le altezze condizionano in particolare l’arredamento, infatti non è semplice arredare una mansarda. La soluzione spesso è quella di rivolgersi ad un architetto o a un bravo artigiano. In questo modo è possibile ottimizzare la distribuzione dei mobili, sfruttando altezza e inclinazione del tetto per meglio servirsi degli spazi disponibili.
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