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A SPASSO CON MARTINA : Shopping natalizio ... da brividi!
Natale è ormai alle porte e bisogna iniziare a pensare ai regali. Idee, come sempre, non molte, ma chi può sicuramente darmi buoni consigli è la mia amica Martina. Lavorando in centro, vicino al Duomo, conosce bene tanti posticini dove fare acquisti a colpo sicuro. Così ci siamo date appuntamento in via Torino, davanti a Zara per oggi pomeriggio alle 15:00.
Come al solito sono un po’ in ritardo, di corsa ma arrivo e trovo Martina che mi aspetta, paziente.
Ciao come stai? Martina mi saluta con un abbraccio, e con un sorriso mi rassicura di essere in gran forma per iniziare il nostro lungo pomeriggio di shopping.
Bene! Martina, tira fuori qualche idea! Mi guarda, ci pensa un po’ e mi propone di avviarci lungo via Torino, sicuramente le vetrine ci potranno suggerire qualcosa.
Andiamo ….OVS, Geox dall’alto lato della strada…vetrine e vetrine! Procediamo. Ecco Disegual, perché no! Martina ammicca e capisco al volo. Entriamo, un foulard non sarebbe male… nel giro di pochi minuti ecco in mano il primo sacchetto. Soddisfatte usciamo dal negozio, e ci ritroviamo davanti al punto vendita di Bottega Verde… Però! Una crema per il corpo è sempre un buon pensierino per un'amica. Raggiungiamo le strisce pedonali per attraversare la strada, ma prima della nostra meta ecco che si presenta una vetrina tutta colorata piena di dolciumi e caramelle. Non resisto, guardo Martina, pure lei golosa, e, senza che ce ne accorgiamo, ci troviamo dentro a curiosare. Le caramelle, dai gusti e colori più strani, sono così state il secondo importante acquisto della giornata.
Martina, ora concentriamoci, non scordare che siamo qui per gli acquisti di Natale: i regali per gli altri ma pure per noi. Ho voglia di vedere la vetrina di Vergelio. Le scarpe, sono un po’ care, ma bellissime e uniche!
Due chiacchere sugli ultimi aggiornamenti sulla vita privata di nostri comuni amici mentre proseguiamo per via Torino, quando ci rendiamo conto di essere davanti ad Accessorize, il negozio preferito da Martina. Immagino che vorrai entrare per dare un’occhiata! Martina sorride e velocemente ci infiliamo dentro. Io mi blocco davanti ad una deliziosa borsetta, ma mi accorgo che Martina non è più vicino a me. Dove sarà finita? La cerco. Eccola! Con in mano un altro sacchetto pieno. Cosa hai comprato? Di tutto, mi risponde entusiasta. Seguimi, è meglio andare in cassa. In effetti Martina ha praticamente svaligiato il negozio e completato i suoi regali di Natale: collane, bracciali…tantissime cose… Usciamo e la nostra passeggiata continua con Martina che mi comunica i possibili destinatari dei suoi regali. Poi si ferma e mi dice: ho fame, una bella focaccia al volo? Ok, mi hai convinto! Mi sembra un’ottima idea. Raggiungiamo un panificio in via San Maurilio.
Il locale è ben fornito, quante cose buone! Compriamo due gran pezzi di focaccia, sarà la nostra cena. Martina suggerisce di consumare le nostre focacce passeggiando per vie meno affollate. Accetto, molto volentieri e così proseguiamo per via San Maurilio, fino a quando svoltiamo a sinistra in via Nerino. Devo ammettere che questi vicoli della vecchia Milano sono carichi di fascino, pieni di storia, dove trovi negozietti particolari, ristorantini tipici e tante gallerie d’arte. Tutti un po’ nascosti rispetto al caos e alla frenesia di gente che corre, tram e macchine. Brava Martina come al solito hai avuto un’ottima idea. Mi sorride e, visto che mi piace questa zona, mi propone un posto da … brividi. Ecco, penso tra me e me, la solita esagerata. Voglio sfidarla…..dai Martina vediamo dove mi porti questa volta. Così tra una chiacchera e un'altra svoltiamo a destra e imbocchiamo una via strettissima. E’ via Bagnera. Dove siamo? Lei mi sorride e mi dice che questa davanti a noi è la via di Milano più stretta che ci sia. E’ diventata tristemente famosa a causa di un tale, di mestiere muratore e di nome Antonio Boggia. Martina, inizia il suo racconto. Antonio Boggia è ricordato come il “Mostro di Bagnera”. E’ considerato uno dei primi “serial Killer” della storia moderna. Con l’inganno conduceva le sue vittime nello scantinato della sua casa, qui in via Bagnera e le uccideva mostruosamente usando un’ascia affilata. Le parole e il modo di raccontare di Martina un po' mi spaventano e così mi viene d'istinto guardarmi intorno alla ricerca della casa del killer. E mentre io cerco di capire dove finisce la strada che pare lunghissima, Martina non si distrae e prosegue: dopo tre vittime un certo Giovanni Comi, solamente ferito, riuscì in qualche modo a fuggire e denunciò il mostro. Nessuno scoprì gli altri delitti. Il Boggia fu così messo in carcere ma dopo soli tre mesi venne liberato. Ovviamente uccise di nuovo: la sua ultima e quarta vittima fu un’anziana signora. Ci fu un lungo processo e finalmente il killer, riconosciuto colpevole, fu giustiziato per impiccagione.
Ho la pelle d’oca ma finalmente usciamo … indenni da via Bagnera per sbucare su via Santa Marta. Tiro un bel respiro, quasi come se mi sentissi salva anche solo dal fantasma del Boggia. Martina mi guarda, ride per prendermi un po’ in giro e mi propone di prendere la direzione di casa. Brava Martina! Meglio ridarci un altro appuntamento per terminare gli acquisti dei regali di Natale.
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