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  • “BOCCIONI 100. GENIO E MEMORIA”

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    Prendete una moneta da 20 centesimi e osservatene bene il lato B. È raffigurata una strana scultura che sembra un uomo, un uomo molto strano però, con gambe spesse e senza le braccia. L’originale, ammirabile a Milano presso il Museo del Novecento in Piazza del Duomo, si chiama “Forme uniche della continuità nello spazio” e il suo autore è Umberto Boccioni. L’uomo per cui “un cavallo in movimento non è un cavallo fermo che si muove, ma è un cavallo in movimento, che è un’altra cosa.”.

    Milano, sua città non di nascita ma d’adozione, celebra quest’anno un secolo dalla scomparsa del grande maestro futurista con un evento eccezionale, frutto di un lungo lavoro di ricerca e progettazione. Una mostra dal titolo “Boccioni 100. Genio e memoria” che si apre con un autoritratto e il dipinto di una veduta nostalgica delle “Officine a Porta Romana”, quelle che l’artista, dalla sua casa in via Adige, vedeva sorgere là dove prima dominava la campagna.

    Fino al 10 Luglio sarà possibile visitare a Palazzo Reale uno straordinario corpus di opere che comprende non solo il nucleo pittorico e scultoreo di Boccioni più consistente al mondo (normalmente presente al Museo del Novecento e prestato per l’occasione) e una raccolta di 60 disegni e schizzi provenienti dal Castello Sforzesco, ma anche due straordinari inediti: i Diari prestati dalla Getty library di Los Angeles e l’Atlante delle immagini, una poderosa raccolta, conservata a Verona, di ritagli di giornale, spunti, interi capitoli di storia dell’arte, dall’epoca paleocristiana all’espressionismo nordico che Boccioni studiava, assimilava, trasformava. In esposizione anche opere provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, come la Pinacoteca di Brera, le Gallerie d’Italia di Milano, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la collezione Gianni Mattioli, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, la Collezione Barilla di Arte Moderna, il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, il Metropolitan di New York, il Musée Picasso e il Musée Rodin di Parigi, l’Osaka City Museum of Modern Art, il Kunsthistorisches Museum di Vienna.

    Ci viene offerta la possibilità di conoscere meglio il racconto di un uomo inquieto, che per tutta la vita ha studiato e indagato ogni campo del sapere, dalla storia, alla filosofia, alle scienze. Il suo genio rivive in un percorso che regala un mix esplosivo di suggestioni: le vibrazioni dei colori del divisionismo, riverberi di espressionismo, tracce di cubismo, spunti parigini, influenze nordiche, scoperte scientifiche, suggerimenti della neonata psicanalisi. “Conoscere per superare” era il suo motto (quanto mai attuale), la sua lucida consapevolezza di un tempo che stava portando un dinamismo che non era banale “movimento”, ma vera e propria trasformazione.

     

    Appuntamento presso: Palazzo Reale, Piazza del Duomo, 12
    Orari: lunedì 14.30-19.30;
    martedì-mercoledì-venerdì-domenica 9.30-19.30
    giovedì-sabato 9,30-22,30
    Biglietto: intero 13 euro, ridotto 11 euro

     

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