Properties & Life

Racconta Milano

Home > Media
  • DUE PASSI PER MILANO: ALLA SCOPERTA DEL CIRCOLO FILOLOGICO.

    29/03/2016 Autore: Grazia Moretti
    Foto

    Di luoghi nascosti e un po’ segreti a Milano ce ne sono tanti, tutti diversi, ciascuno con una storia interessante, più o meno recente, da raccontare.

    Tra questi ce n’è uno in particolare la cui attività è rimasta inalterata nel tempo, da quando venne istituito, centoquarantaquattro anni orsono. Correva l’anno 1872 quando venne fondato il Circolo Filologico Milanese, la più antica associazione culturale della città e tra le prime in Italia. La prima e modesta sede si trovava in Porta Romana, ma nel 1907 la sede viene spostata in via Clerici, a metà strada tra Cairoli e Cordusio, nella bellissima palazzina liberty in stile floreale, progettata dall’architetto Luigi Perrone. Un luogo che, ancora oggi, conserva tutto il fascino della Belle Époque: un angolo del capoluogo lombardo rimasto pressoché immutato, con i balconcini in ferro battuto, i pavimenti di legno a losanghe e grandi scrivanie di legno ricoperte di cuoio rosso.

    Da pochi anni era stata celebrata l’unità d’Italia e Milano fin da subito manifestò un fortissimo slancio verso la conoscenza e lo scambio di idee, la necessità che gli ambienti culturali fossero aperti, disponibili e accessibili non solo ai pochi appartenenti all’alta borghesia e alla nobiltà, ma a tutti, indistintamente. Come infatti si può leggere in un documento ufficiale, il circolo nasce per "promuovere e diffondere la cultura e, in particolare, lo studio delle lingue e delle civiltà straniere".

    È con questo intento che nasce il Circolo Filologico: uno spazio di ritrovo per studiosi, dove potersi dedicare all’apprendimento e approfondimento delle lingue, alla lettura e, in generale, alla cultura.

    Arriviamo in via Clerici, al civico 10. Varcata la soglia d’ingresso, ci si ritrova in un grande atrio da dove partono due scale che conducono ai piani superiori.

    Al piano rialzato troviamo la spettacolare sala di lettura illuminata dall’antico lucernario che fa risplendere, in tutta la sua bellezza, il pregiato e raro parquet a losanghe.  Le gallerie in alto alla sala, con ringhiere in ferro battuto, consentono di accogliere un grande numero di persone in occasione di eventi e manifestazioni.

    Al primo piano si trova invece la sala di distribuzione dei libri che può essere vissuta anche come sala lettura: la biblioteca raccoglie oltre 100.000 volumi, molti dei quali particolarmente preziosi in quanto risalenti a secoli precedenti, come il 1500. Una piccola curiosità: a istituire la Biblioteca, nel 1875, fu Eugenio Torelli Viollier, mitico fondatore del “Corriere della Sera”.

    Perché visitarlo almeno una volta? Non solo perché la ricca proposta di eventi, rassegne, incontri fa del Circolo Filologico un’istituzione culturale prestigiosa, linfa e ricchezza per appassionati, curiosi e affamati di sapere, ma anche perché, dal punto di vista architettonico, è un’occasione per scoprire un prezioso luogo di Milano, quasi mistico per la sua bellezza.

    Indietro