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  • CONSIGLI PER ASPIRANTI GENITORI ECOLOGICI

    02/05/2017 Autore: Monica Carofalo
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    L'arrivo di una bambina o un bambino costituisce per i genitori una vera e propria rivoluzione in grado di modificare profondamente la vita. Di fronte ad un soggetto piccolo, indifeso, plasmabile e pieno di aspettative verso il mondo, sorge spontaneo per ogni genitore il desiderio di offrirgli il meglio, circondarlo del calore e dell'amore di cui ha bisogno, cercando di creargli intorno le condizioni più favorevoli per una sana crescita. Inoltre, se si è convinti del fatto che è essenziale lasciare in eredità alle prossime generazioni un pianeta vivibile e sostenibile, ecco allora che scatta veramente la molla che ci rende disponibili a seguire uno stile di vita il più ecologico possibile.

    Si inizia con la scelta dei prodotti per l'infanzia: creme, pannolini, salviettine, vestiti, giocattoli, cibo. L'attenzione è rivolta verso prodotti biologici e naturali con il minor impatto ambientale.

    La ricerca e l'uso di prodotti detergenti è importante e peculiare; una crema e un sapone senza parabeni e altre sostanze tossiche eliminano il rischio di provocare allergie o altre irritazioni. Pertanto sono da preferire creme alla calendula, amidi di riso o di mais, aloe ecc. senza coloranti, profumi sintetici, silicone, paraffine o altri derivati del petrolio.

    E i pannolini? Come selezionare quelli più ecologici?

    Quelli tradizionali in cellulosa, comunemente conosciuti come "usa e getta", sono stati una conquista generazionale, dopo che le nostre nonne o mamme, fino agli anni sessanta, passavano ore a lavare le fasce in lino o in cotone che avvolgevano i bambini. I pannolini attuali impiegano però circa 500 anni per decomporsi, e se nei primi 3 anni di vita ne servono circa 2500, ne consegue un vero e proprio problema per lo smaltimento. Saranno pur comodi e utili, super assorbenti, idratanti e senza odori, ma nello stesso tempo sono anche altamente irritanti per la pelle in quanto contengono agenti chimici. Un rimedio è l'uso di pannolini ecologici, un po' più costosi ma sicuramente ipoallergenici perché prodotti facendo ricorso a fibre vegetali,  soffici e filtranti in bio- tessuto. Ma i migliori in assoluto, nonostante l'innovazione generazionale, rimangono i classici pannolini lavabili e riutilizzabili. Hanno zero sostanze dannose e allergeniche, sono lavabili comodamente in lavatrice ad alta temperatura, ma soprattutto possono essere riutilizzati con un risparmio economico elevatissimo.

    E le salviettine umidificate? Sono ovviamente un prezioso aiuto e una comodità per i genitori quando si è fuori casa. I pediatri e le ostetriche però invitano a limitarne l'uso in quanto contengono sostanze altamente inquinanti e tossiche per la pelle delicata dei bambini.

    I giocattoli? Quando si acquista un giochino, meglio soffermarsi a controllare sulla confezione la certificazione della qualità del prodotto. A volte sulle bancarelle si trovano giocattoli a costo bassissimo e si è tentati ad acquistare puntando sulla convenienza. In realtà manca la certezza che il prodotto non contenga sostanze tossiche, magari utilizzate nella lavorazione, con le quali poi i piccoli entreranno a contatto.

    Meglio privilegiare giochi in carta, cartone o legno che provengono da foreste certificate o facenti parte di programmi di riforestazione o ancora giochi in materiali riciclati o da scarti di lavorazioni, sempre con chiara ed esplicita etichetta.

    Da non trascurare i giocattoli in bioplastica, un materiale particolare, biodegradabile, derivante da materie prime vegetali rinnovabili, composte principalmente da farina o amido di mais, grano o altri cereali.

    E i vestiti? Le mamme sono sempre molto attente nell'acquisto dei vestiti per i piccoli. E' meglio scegliere capi in fibre naturali come cotone, lana, lino o seta, evitando i tessuti acrilici, artificiali e sintetici, ottenuti da trattamenti chimici o da sottoprodotti del petrolio. Il loro successo è dato dal minor costo, dalla praticità e dalla maggiore versatilità, ma queste fibre presentano anche alcuni vistosi inconvenienti come la scarsa capacità traspirante e un'elevata carica elettrostatica che viene a crearsi con lo sfregamento sulla pelle. Per non parlare dei rischi che derivano dalle sostanze utilizzate nella tintura e nei trattamenti protettivi cui vengono sottoposti i tessuti e i capi di abbigliamento. L'epidermide tende ad assorbire i coloranti e gli ossidanti, causando dermatiti pericolose e allergie. Non dimentichiamo quindi di scegliere capi in fibre naturali per i vestitini, ottenute da coltivazioni biologiche con assenza di trattamenti tossici. Come il cotone biologico, coltivato e raccolto in campi protetti e, speriamo, controllati, dove non è previsto l'utilizzo di pesticidi chimici o erbicidi. La seta, resistente allo strappo e fine al tatto rende i capi pregiati e particolarmente tollerabile sulla pelle in quanto equilibra la temperatura corporea, scalda quando è freddo e rinfresca quando fa caldo.

    Infine la lana biologica che ha una elevata capacità di trattenere il calore e permette la traspirazione della pelle e la sua ri-ossigenazione.

    Importante è verificare la certificazione di qualità dei prodotti biologici sia sui tessili, sia del processo di tintura (OEKO-TEX).

    E sul cibo? Si sa, è meglio consumare cibi freschi, limitando l'uso degli omogeneizzati. E' bene usare frutta e verdura di stagione, riscoprendo le abitudini delle nonne in quanto il cibo era più nutriente e sicuro perché privo di conservanti. Infine, non meno importante, tutto questo richiede certamente più tempo ma solitamente comporta minor costi. 

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