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IL LOFT: UNA FABBRICA COME CASA
Il loft è uno spazio un tempo sede di un’attività produttiva, officina o laboratorio, che dopo un’adeguata ristrutturazione viene oggi utilizzato come abitazione o ufficio.
L’idea di abitare in uno spazio senza divisioni interne nasce a New York alla fine degli anni settanta. I primi inquilini, come sempre nei casi di idee destinate a far moda, furono gli artisti i quali cercavano ambienti dove poter lavorare con caratteristiche precise: un affitto a basso costo, grandi superfici per creare e realizzare le proprie opere d’arte ed elevata luminosità.
Da una scelta di tipo funzionale si è presto passati ad una tendenza che ha coinvolto coloro che amano poche pareti e tanta luce!
In Italia, l’esodo dai grandi centri abitati delle piccole e medie imprese manifatturiere verso le zone periferiche suburbane, ha alimentato l’offerta di loft. Vetrate, altezze superiori a quelle dei normali appartamenti e ampia superficie dell’abitato rendono caratteristici questi immobili. Solitamente hanno un perimetro rettangolare con il lato lungo di dimensioni tre o quattro volte superiori rispetto a quello più corto.
Il requisito che va sfruttato al meglio, e che differenzia il loft dall’appartamento classico, è proprio la libertà nell’allestimento degli ambienti.
Non si ha più la necessità di assegnare una funzione precisa ad uno spazio, gli ambienti si integrano e si confondono attraverso gli oggetti dell’arredo, i mobili e i colori. Gli oggetti disposti lungo ampie superfici acquistano l’importanza di opere d’arte in una galleria e i mobili si presentano più come sculture che come contenitori. Il tutto può essere accompagnato da elementi che mantengono la memoria dell’antico utilizzo industriale: ad esempio una colonna portante o un vecchio infisso o un grande oblò da trasformare come finestrone oscurato all’occorrenza con apposite tende.
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