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  • UNA CASA SU MISURA PER.... GIADA

    29/05/2015 Autore: Monica Carofalo
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    Mentre Massimiliano e Carmen mi illustrano la loro casa, Giada e Azzurra ci seguono in silenzio, ascoltando i racconti di papà e mamma. Siamo al piano superiore. Carmen mi offre da bere, ma Giada richiama la mia attenzione. Mi avvicino a lei e Azzurra mi segue.

    Mi piace tanto la mia casa, per me è bellissima, esordisce Giada, invitandomi a sedere sul divano. Adoro la mia cameretta con la sua luce soffusa, creata dai led delle nicchie della parete in cartongesso che la divide dall’ingresso, che io chiamo reception. Qui studio tranquillamente quando mia sorella non c’è. Sai, quando la casa è stata ristrutturata io ero piccola, ma ricordo che avevo bene in mente su come doveva essere la mia cameretta: tutta decorata di coniglietti che mangiano l’erba e intorno tante farfalle che volano. Che sorpresa vedere realizzato il mio sogno a lavori ultimati! Magari oggi sarebbe bello rimodernarla e adeguarla alla mia età, e soprattutto averla tutta per me. Ho proposto a papà di trasformare lo studio in cameretta per Azzurra!!! Ci spero!

    Ma, l’angolo della casa che amo di più è il terrazzo. Qui è come se ci fosse il profumo del cielo, mescolato a quello dei fiori. Quando invito le mie amiche le porto qui e in estate capita spesso di trascorrere le serate a guardare le stelle!

    Sai, anche il soggiorno ha il suo fascino, è grande, ha tanti spazi da vivere. Se poi lasciamo aperte le porte vetrate che danno sul terrazzo, diventa un unico ambiente e con il soffitto alto si ha la sensazione che tutto sia ancora più vasto.

    Sono sicura, la zona giorno è quella che preferisco di più, esclama con fermezza. Ho il ricordo di quanto era piccola la vecchia cucina, situata di sotto, al posto dello studio. Tutto era minuscolo e scuro, stavamo davvero stretti… mancava quasi l’aria. Guarda oggi che bella cucina hanno realizzato mamma e papà. Beh, in effetti Giada non ha tutti i torti. Il locale è ben curato nei minimi particolari. Un ambiente di gres fa da cornice ai mobili bianche laccati stile moderno. Continua Giada: concordo nella scelta dei miei genitori di non aver separato il soggiorno dalla cucina con una porta, e di aver lasciato tutto aperto. In questo modo tutto risulta integrato. Guarda, qui si sta veramente bene!

    In effetti il trucco è stato quello di creare un open space ma con gli ambienti ben definiti, lasciando fare al gioco tra luce naturale e artificiale e alla pavimentazione: parquet definito in noce nazionale in soggiorno e gres in cucina.

    Se avessi una casa disposta solo su un piano vorrei che fosse tutta qui, all’ultimo livello, afferma Giada, guardandosi intorno. Qui c’è più luce e soprattutto hai la sensazione di toccare il cielo. E se domani dovessi costruirmi una casa tutta mia, beh sicuramente la vorrei come questa di mamma e papà magari senza le porte a scomparsa. Mi sono antipatiche. Per recuperare più spazio in casa tutte le porte sono scorrevoli, ma a Giada non piacciono.

    Avrei comunque un desiderio, ammette Giada. Mi guarda e mi incuriosisce un po’ il suo sguardo lievemente e dolcemente triste. Mi porta sul terrazzo. Vedi? Vorrei una scaletta proprio qui per poter accedere al tetto della cucina. Non immagini che vista c’è da lassù, il Duomo…. tutta Milano. Però non è possibile, papà non ha previsto una protezione. Io ci spero, chissà! Forse un giorno!

    Ora torno di sotto a studiare. E mi saluta con un grande sorriso.

     

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